Guardando il piano industriale Fca, si punta principalemte su Alfa Romeo e Maserati per aumentare la redditività, mentre per Lancia fino al 2018/2020 non si preannunciano grandi novità. Sergio Marchionne, in occasione della presentazione del piano, disse che per Lancia si era fatto il possibile, alludendo al lancio della Nuova Delta e al rebadge di alcuni modelli Chrysler. Ma la forza di questo marchio ultimamente trascurato resta notevole e non è detto che esso debba scomparire, soprattutto se il Gruppo FCA continuerà a macinare utili. Grazie alla Lancia Ypsilon il marchio è cresciuto in Europa nel 2016 e continua a farlo nel 2017. Se questo trend continuerà e i piani per Alfa Romeo e Maserati saranno vincenti, si potrà pensare anche al futuro di Lancia, ma per il momento c'è solo da aspettare.
Nel vasto panorama dell'industria automobilistica italiana, c'è un'auto che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del settore: l'Autobianchi A112. Questo piccolo gioiello, prodotto tra il 1969 e il 1986, ha conquistato il cuore degli italiani e non solo, diventando un'icona del design e dell'ingegneria automobilistica. Nascita e Sviluppo L'Autobianchi A112 è stata presentata al Salone dell'Automobile di Torino nel 1969, come erede della famosa Bianchina. Progettata da Dante Giacosa, l'ingegnere che ha dato vita a molti successi della Fiat, la A112 era destinata a diventare un successo immediato grazie alle sue dimensioni compatte, alla maneggevolezza e all'efficienza. Design e Caratteristiche Tecniche Il design della A112 era semplice ma accattivante, con linee morbide e un look giovanile. Le sue dimensioni compatte la rendevano perfetta per la guida in città, ma nonostante le sue piccole dimensioni, l'A112 offriva sorprendentem
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