"Nella giornata di ieri (lunedì 27 luglio 2015) è stato sottoscritto l'accordo che trasforma a tempo indeterminato 1.481 lavoratori inseriti in somministrazione nello stabilimento di Melfi. E' la prima volta che in Fiat si procede con un così alto numeri di ingressi in così breve tempo (massimo 6 mesi) a stabilizzare a tempo indeterminato. Questo è il risultato dell'azione sindacale partita nel 2012 con l'accordo sugli investimenti e proseguita il febbraio scorso con l'accordo sui turni". Lo rende noto il segretario nazionale della Fim-Cisl, Ferdinando
Uliano.."Entro la fine dell'anno - aggiunge - saremo impegnati a procedere alle conferme anche degli altri 600 lavoratori di Melfi in somministrazione che da giugno a settembre stanno entrando nello stabilimento. Analogo impegno riguarderà la conferma di gran parte degli ingressi somministrati che sono entrati negli altri stabilimenti di Fca e Magneti Marelli per rispondere alla crescita dei volume produttivi. Gli investimenti e l'occupazione insieme ai vantaggi contributivi introdotti con il Jobs act devono portare a una stabilizzazione e una trasformazione con contratti a tempo indeterminato".
Nel vasto panorama dell'industria automobilistica italiana, c'è un'auto che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del settore: l'Autobianchi A112. Questo piccolo gioiello, prodotto tra il 1969 e il 1986, ha conquistato il cuore degli italiani e non solo, diventando un'icona del design e dell'ingegneria automobilistica. Nascita e Sviluppo L'Autobianchi A112 è stata presentata al Salone dell'Automobile di Torino nel 1969, come erede della famosa Bianchina. Progettata da Dante Giacosa, l'ingegnere che ha dato vita a molti successi della Fiat, la A112 era destinata a diventare un successo immediato grazie alle sue dimensioni compatte, alla maneggevolezza e all'efficienza. Design e Caratteristiche Tecniche Il design della A112 era semplice ma accattivante, con linee morbide e un look giovanile. Le sue dimensioni compatte la rendevano perfetta per la guida in città, ma nonostante le sue piccole dimensioni, l'A112 offriva sorprendentem
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